vent’anni dal g8 di genova

Le torture degli agenti sono meno gravi delle vetrine distrutte

21.07.2001 GENOVA INTERNI G8 NELLA FOTO: SCONTRI IN CORSO ITALIA, AUTO IN FIAMME © MAURO SCROBOGNA LAPRESSE
21.07.2001 GENOVA INTERNI G8 NELLA FOTO: SCONTRI IN CORSO ITALIA, AUTO IN FIAMME © MAURO SCROBOGNA LAPRESSE

 

  • Per i danneggiamenti al G8 del 2001 dieci manifestanti sono stati condannati dai 6 ai 13 anni di carcere. Pene prescritte o fino a 3 anni per gli uomini delle forze dell’ordine protagonisti dei pestaggi alla Diaz e Bolzaneto.

  • A manifestanti è stato contestato il reato di devastazione e saccheggio, non più utilizzato dal secondo dopo guerra e con una pena minima molto alta, di 8 anni. Le difese ne avevano contestato l’utilizzo, confermato però dai giudici.

  • Nel 2012 la Cassazione ha confermato le condanne a dieci manifestanti con pene dai sei anni e mezzo a Ines Morasca fino ai 13 anni e tre mesi a Vincenzo Vecchi. Ancora oggi per quattro di loro il G8 di Genova non è un passato che si può dimenticare. 

A vent’anni di distanza dal G8 di Genova, la storia processuale racconta che i reati contro i beni materiali – negozi, vetrine e bancomat distrutti – sono stati puniti con pene dai 6 ai 13 anni, i reati contro le persone perpetrati alla scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto, invece, sono finiti quasi prescritti e con una pena massima di tre anni. Per la morte di Carlo Giuliani il processo si è concluso con il proscioglimento del carabiniere Mario Placanica per legittima difesa. Anche per que

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