- Il ministro dell’Istruzione è stato spesso attaccato nelle ultime settimane per le sue lettere agli studenti: sulla Prima guerra mondiale e sul comunismo.
- Nel contempo, si è dimenticato qualsiasi anniversario col regime fascista. A chi lo accusa di fare un uso politico e semplificatorio della storia, Valditara risponde con la sua storia personale antifascista: quella del figlio di un partigiano che ha combattuto il nazifascismo.
- Il ministro dell’educazione ha usato più volte il padre partigiano ed antifascista per difendersi dalle accuse di fare un uso politico della storia, ma sulla storia della sua famiglia non ha raccontato tutto
Fresco di insediamento, il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara si è fatto notare da subito con le sue dichiarazioni sulla storia: il 4 novembre ha scritto una lettera ufficiale agli studenti sull’armistizio del 1918. «La Grande Guerra fu una tragedia immane e nella celebrazione odierna bisogna rifuggire qualunque esaltazione bellicista – scrive il ministro – Dobbiamo tuttavia onorare quei ragazzi, quegli italiani, che in nome di un ideale alto e nobile (l’unità di un popolo



