Si è concluso il mini rimpasto a Palazzo Marino dopo le dimissioni dell’assessore alla casa Bardelli, coinvolto nelle inchieste sull’urbanistica. Il sindaco Giuseppe Sala ha nominato come successore Fabio Bottero, per dieci anni sindaco di Trezzano sul Naviglio, comune dell’hinterland milanese. Il primo cittadino ha valutato una rosa di nomi presentata dalla segreteria metropolitana del Partito democratico, e alla fine la scelta è ricaduta sul profilo con la maggior conoscenza dei meccanismi della pubblica amministrazione oltre che maggiormente esposto sulla promozione della lotta alla corruzione e ai clan. Un cambio anche per Marco Granelli che lascia il suo incarico alla gestione della sicurezza per diventare assessore alle opere pubbliche, cura del territorio e protezione civile. 

Ridistribuite le deleghe

Contestualmente ai cambi in giunta, da Palazzo Marino è arrivata la notizia di una parziale ridistribuzione delle deleghe. Particolarmente rilevante è il cambio alla sicurezza, lasciata libera da Granelli, che passerà in parte a Giuseppe Sala e in parte alla sua vice Anna Scavuzzo. «Sono riservate alla diretta competenza del sindaco le funzioni di indirizzo politico in materia di Polizia locale» ha comunicato con una nota Palazzo Marino. Le funzioni di indirizzo politico relative alla sicurezza nel suo insieme, prosegue il testo, «saranno presidiate dal Comitato strategico per la sicurezza e la coesione sociale che sarà presieduto da sindaco e vice sindaco».

Passa a Emmanuel Conte, assessore alle risorse finanziarie economiche e patrimoniali, che dovrà occuparsi dell'attuazione e implementazione del Piano straordinario della Casa, fino a lunedì assegnato al dimissionario Guido Bardelli. Un piano particolarmente importante per il comune che prevede la realizzazione di circa diecimila alloggi a prezzo calmierato entro i prossimi dieci anni. 

Il nuovo assessore

La nomina dell’ex sindaco di Trezzano sul Naviglio sembra voler rompere con il passato nel solco della legalità. Fabio Bottero, nato a Milano nel 1978, si è laureato nel 2005 in Economia delle Istituzioni e dei Mercati all’Università Bocconi con una tesi sulla criminalità ambientale a cui è seguito un master sulla transizione ecologica. Già consigliere comunale dal 2010 al 2013, l’anno seguente è stato eletto sindaco di Trezzano sul Naviglio, paese di 21mila abitanti nell’hinterland sud ovest milanese, nelle fila del Partito Democratico in cui milita da sempre.

Nei suoi due mandati come primo cittadino, dal 2014 al 2024, Bottero si è distinto per la sua attenzione ai temi della legalità e del contrasto alla criminalità organizzando diverse iniziative sul territorio e sostenendo le realtà impegnate sul territorio. Questo sui impegno lo ha portato ad essere nominato coordinatore regionale di «Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni contro la mafia», nata alla fine degli anni novanta per promuovere la cultura della legalità, oltre che membro del comitato direttivo nazionale.

Al termine del suo secondo mandato come sindaco, nel 2024 Bottero si è candidato alle elezioni europee, sempre nelle fila del Pd ottenendo 10.930 preferenze, di cui quasi 1.700 a Milano città e oltre 1.300 nella “sua” Trezzano sul Naviglio senza tuttavia essere eletto.

Le reazioni

Immediate le reazioni del mondo politico milanese. Il segretario metropolitano del Pd, Alessandro Capelli ha augurato buon lavoro a Bottero, «apprezzato trasversalmente dentro al Partito democratico». «Sarà un ottimo assessore» ha dichiarato Capelli, «e siamo certi che passerà il suo mandato mettendo al centro l'attenzione ossessiva per il diritto alla casa soprattutto di chi fa più fatica. La sua è una storia politica importante iniziata proprio nelle case popolari della città metropolitana. È da tanto tempo che insistiamo sull'idea di un'unica città di 3 milioni e 200 mila persone e l'innesto nella giunta di Milano di un assessore che è stato sindaco in città metropolitana è un segnale vero in questa direzione».

Meno entusiasta la Lega che punta il dito contro Sala per la decisione di tenere per se la delega alla sicurezza. «Il sindaco Sala ha scelto di avocare a sé la sicurezza» ha detto Silvia Sardone, eurodeputata e consigliera comunale del carroccio. «Quindi da una parte ammette che il problema della criminalità in città non è un’invenzione della stampa e del centrodestra come ha sempre detto lui minimizzando il grido d’aiuto dei cittadini, dall’altra non lo risolve»
 

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