Ritorno al futuro

Ita airways, la “nuova” Alitalia decolla grazie ai soliti aiutini

  • Dal governo al Parlamento all’Enac è tutta una corsa per favorire la partenza della nuova Alitalia anche con decisioni estreme. Ritorno a una norma di 79 anni fa per allontanare il sospetto della continuità aziendale
  • Al posto del contratto adottato un regolamento unilaterale non concordato con i sindacati. Ridotti in particolare gli stipendi dei piloti, con 18 anni di anzianità un mensile che non arriva a duemila euro netti
  • Le precipitose decisioni dell’ente dell’aviazione civile (Enac) per consentire agli aerei Ita di atterrare a Milano con la nebbia nonostante la nuova compagnia non avesse il relativo brevetto. Idem con i voli transoceanici

La nascita di Ita Airways ci regala anche un vertiginoso tuffo nel passato, ai tempi della seconda guerra mondiale, quando il fascismo era ormai agonizzante. Governo e parlamento stanno riesumando una disposizione del codice civile del 1942 per favorire in tutti i modi la partenza della nuova Alitalia. Lo strumento è una norma del decreto infrastrutture già approvato alla Camera e ora al Senato che consente di mettere da parte l’articolo 2112 del codice civile di età repubblicana e democratic

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