- La Costituzione italiana si fonda su un pilastro fondamentale: la sovranità nazionale esiste, ma è limitata, perché lo stato vive in una relazione di interdipendenza con altri stati: «In caso di non armonia tra la legge nazionale e quella europea, deve prevalere la seconda».
- La preminenza del diritto dell’Ue su quello interno non è assoluta, ma già oggi è limitata dal rispetto dei principi fondamentali dell’assetto costituzionale dello stato e dei diritti inalienabili della persona umana (“controlimiti”).
- Le modifiche costituzionali proposte da Fratelli d’Italia non mettono in discussione la permanenza dell’Italia nell’Ue, ma compromettono il processo di integrazione europeo.
Giorgia Meloni, una volta al governo, dovrà affrontare problemi economici che, almeno per qualche tempo, costituiranno la priorità della sua azione. Ma resta sullo sfondo la proposta di revisione costituzionale – contenuta in due disegni di legge presentati nella scorsa legislatura – mediante cui la leader di Fratelli d’Italia vorrebbe sancire la prevalenza del diritto interno su quello europeo, in base al principio di sovranità nazionale. Il primato del diritto dell’Ue La Costituzione ita



