Sciolte le camere il 23 luglio e fissate le consultazioni per il 25 settembre, ai primi di agosto le elezioni sono già perse grazie a una serie di errori, incomprensioni, personalismi, in barba alle più elementari regole della competizione politica e delle campagne elettorali. Ecco com’è andata, per non dimenticare
Esattamente un anno fa, nell’afa di una delle pochissime campagne elettorali estive della storia repubblicana, si consumava l’harakiri del centrosinistra italiano, sacrificato sull’altare della divinità totemica dell’agenda Draghi. Un suicidio pubblico, consumato lentamente e con pervicacia dai suoi leader sui social, negli studi televisivi, nelle direzioni dei partiti, sui giornali; guardato con incredula soddisfazione dagli elettori di centrodestra, con attonita costernazione da quelli di c



