- Il trend è evidente già da tempo, si presentano sempre meno alle amministrative. A Torino e Roma perderanno, dopo aver vinto i comuni più importanti non stanno dimostrando capacità di continuità, ma lo stesso è accaduto in parlamento dopo il risultato del 2018.
- All’inizio del M5s c’erano più attivisti che elettori, nel 2009-2010, poi c’è stato un momento in cui c’erano tanti attivisti e tantissimi elettori, oggi ci sono degli elettori e non ci sono attivisti, basta vedere quante attività sul territorio riescono a fare.
- Il M5s, che all’inizio era un partito solo del territorio e faceva delle epurazioni, aveva nei disordini territoriali la sua forza, vedeva regnare nella confusione il capobastone. Questo sistema ha fatto comodo ma gli si è anche rivoltato contro.
Federico Pizzarotti, attivista della prima ora, è entrato nella storia del Movimento 5 stelle come uno dei primi sindaci a conquistare un comune di grandezza rilevante, Parma, dove è stato eletto nel 2012, salvo poi trovarsi in rotta con i vertici fino a subire l’espulsione, mai convalidata, che poi si è trasformata in un addio al M5s. Cosa prevede per il Movimento alle prossime amministrative? Il trend è evidente già da tempo, si presentano sempre meno alle amministrative. A Torino e Roma



