- Il coro del “Draghi resti a palazzo Chigi” ha qualche eccezione nel Pd. Salvini prova a fare il kingmaker, ma nessuno nelle due coalizioni ha la forza di imporsi.
- Il capo della Lega promette di convocare i segretari di partito entro fine anno. Dopo il Financial Times, anche l’Economist “consiglia” che il premier resti dov’è e non si faccia sostituire «da uno meno competente».
- Lui intanto convoca la conferenza stampa di fine anno per il 22 dicembre, a manovra non ancora approvata. Per non dover rispondere solo a domande sul Colle.
«Un atto d’amore del presidente verso la libera stampa». In una nuova giornata campale per i contagi – ieri 26.109 nuovi casi e 123 morti – ma anche per la babele politica, a più voci da palazzo Chigi viene spiegata così, con maliziosa ironia, la decisione di convocare la conferenza stampa di fine anno il prossimo 22 dicembre. Una scelta d’anticipo, diversa da tutti i recenti precedenti. Quel giorno la manovra non sarà ancora approvata; quel giorno, o il giorno prima, si terrà un Consiglio de


