- Dopo l’informativa del presidente del Consiglio, gli scontri interni alla maggioranza sono rinviati alla prossima occasione. Di stravolgimenti non si parla prima delle amministrative, ma nelle prossime due settimane continueranno le tensioni.
- Conte ieri ha abbassato i toni, ma la settimana prossima potrebbe approfittare del voto sulle comunicazioni di Draghi in vista del Consiglio europeo per ribadire la sua richiesta di un indirizzo comune rispetto alla linea del governo sulla guerra.
- Il centrodestra potrebbe riprendere a battagliare sui balneari, mentre rimane irrisolta la questione del termovalorizzatore romano. Ma tutti gli scontri pesanti riprenderanno dopo i ballottaggi.
Mario Draghi è a corto di pazienza e giovedì l’ha fatto capire durante l’informativa sugli sviluppi della guerra. I partiti sembrano aver colto l’antifona e la politica romana veleggia serena verso il fine settimana. Perfino Giuseppe Conte, fino a ieri pronto a puntare i piedi sulle armi da inviare in Ucraina, su cui «abbiamo già dato», oggi tace. Fa parlare i suoi contro Dino Giarrusso e Vincenzo Spadafora, due pesi massimi nell’ecosistema del Movimento che ieri hanno mosso pesanti critiche al



