- La Costituzione non pone vincoli alla rielezione del capo dello Stato perché non stabilisce limiti di mandato, né consecutivi né assoluti.
- Molti tentarono, Giorgio Napolitano ci riuscì nel 2015 anche se poi concluse prima il suo secondo mandato.
- La struttura del sistema partitico pesa più della volontà dei candidati. Durante la prima Repubblica il sistema partitico era stabile, l’influenza dei capi partito rilevante e il negoziato, seppur difficile, conduceva a una soluzione. Condizioni assenti in vista di febbraio 2022.
La Costituzione non pone vincoli alla rielezione del capo dello stato perché non stabilisce limiti di mandato, né consecutivi né assoluti. Semplicemente la Carta indica le procedure per l’elezione e la durata del mandato. La presidenza di Giorgio Napolitano e la sua rielezione nel 2013, unite alle incertezze parlamentari dovute alla grande frammentazione partitica. Il presidente in carica, Sergio Mattarella, ha espresso la volontà di non concorrere per un secondo mandato. Ma il tema della ri-



