- Il ddl per il contrasto alla violenza di genere rafforza misure come l’ammonimento, il divieto di avvicinamento per l’uomo violento, il braccialetto elettronico. Ma ciò non comporta in automatico un miglioramento della situazione
- Servono più risorse, per consentire interventi immediati. La Corte dei diritti dell’uomo si è già pronunciata diverse volte sull’inadeguata protezione offerta alle donne vittime di violenza, nonostante le normative
- Non basta una risposta meramente regolatoria a un problema soprattutto culturale. Le nuove norme non sarebbero state idonee a salvare Giulia Tramontano: basterebbe questo per valutare la proposta legislativa
Solo dopo l’efferata uccisione di Giulia Tramontano il governo ha finalmente deciso di occuparsi del tema della violenza contro le donne, nonostante dal suo insediamento ci siano già state decine di femminicidi. Lo strumento prescelto è il disegno di legge (ddl), il cui testo sarà depositato in parlamento e discusso nelle prossime settimane. Anche questo è singolare. L’esecutivo di Giorgia Meloni ha ritenuto di intervenire con decreto legge sui rave party, eventi sporadici, ma non sui femmini



