- Confrontarsi su tutto, anche sull’identità e sul nome. E pure sul simbolo. Lo ha messo nero su bianco Enrico Letta, nella lettera che ieri ha rivolto alle iscritte e agli iscritti «sul Congresso Costituente del Nuovo Pd» dopo le elezioni del 25 settembre che hanno visto il Partito democratico tra gli sconfitti.
- Per il «nuovo Pd» è importante avere un vero simbolo, ricco di significato e in grado di suscitare emozioni; dovrebbe però prima definire la sua identità in modo chiaro, altrimenti racchiuderla in un simbolo sarebbe impossibile.
- Con questo problema il Pd fa i conti fin da sempre e la questione ciclicamente si ripresenta: se non la si affronta seriamente, il nuovo simbolo rischia di dire poco e sarebbe un’altra sconfitta. In partenza.
Confrontarsi su tutto, anche sull’identità e sul nome. E pure sul simbolo. Lo ha messo nero su bianco il segretario del Pd Enrico Letta, nella lettera che ieri ha rivolto alle iscritte e agli iscritti «sul Congresso costituente del nuovo Pd» dopo le elezioni del 25 settembre che hanno visto il Partito democratico tra gli sconfitti. È lo stesso segretario uscente (che ha già escluso di ricandidarsi) a dichiarare di voler «arrivare presto a un nuovo Pd e a una nuova leadership». No al maqui



