- Il governo di Tebboune ha compiuto alcuni passi per rendere il paese più aperto, come la modifica della legge 51-49 che limita gli investimenti stranieri
- I critici lo accusano di compiere soltanto riforme cosmetiche, e di tutelare nei fatti gli interessi del cosiddetto pouvoir, il vecchio regime, radicati nelle esportazioni energetiche
- L’analista di ICG Riccardo Fabiani dice che “l’Algeria è come uno yo-yo, la pressione per le riforme c’è quando i prezzi dell’energia si abbassano, e poi si torna come prima”
«Da molti anni l’Algeria sta patendo la cosiddetta sindrome olandese», dice Yacine Oualid, ministro del governo algerino con delega speciale alle startup. «Facciamo affidamento sugli idrocarburi per gli export e questo modello economico per molti anni ci ha aiutato a costruire infrastrutture, a tenere in piedi lo stato, ma non è più sostenibile», spiega il politico ventottenne, che all’inizio del mese ha partecipato alla conferenza Med, organizzata dall’Istituto per gli studi di politica inte



