- I paesi che sostengono Kiev non hanno i mezzi per tracciare il materiale militare che inviano all’esercito ucraino e possono fare affidamento solo sulle informazioni riportare dal governo locale.
- Il rischio è che una parte del materiale inviato finisca sul mercato nero, ma intanto alcune armi sono già state recuperate dalle truppe filo russe attive nella regione del Donbass.
- Per la Nato e i suoi alleati la priorità è rafforzare il prima possibile l’esercito ucraino per sconfiggere la Russia, pertanto gli effetti di lungo periodo al momento sono considerati trascurabili.
L’incontro tra i paesi Nato e i loro alleati nella base di Ramstein, in Germania, ha segnato un importante cambio di passo nei confronti della guerra in Ucraina. I membri dell’Alleanza atlantica hanno risposto positivamente alla richiesta del presidente Volodymyr Zelensky di incrementare le capacità tanto di difesa quanto di attacco del suo esercito, accordandosi per l’invio di armamenti più sofisticati e in linea con gli standard Nato. Un impegno preso per raggiungere un duplice obiettivo: s



