Notte di esplosioni a Kiev. Intorno alle 4 del mattino la Russia ha lanciato un nuovo attacco contro la capitale ucraina colpendola con missili balistici e droni. Secondo Tymur Tkachenko, capo dell'Amministrazione militare della capitale, almeno due persone sono rimaste uccise e nove ferite. Una delle vittime, inizialmente tra i feriti, è deceduta successivamente in ospedale.

Secondo l'Aeronautica Ucraina, nella notte sono stati lanciati nove missili balistici Iskander-M dalle regioni russe di Rostov e Kursk, accompagnati da 62 droni d'attacco e droni esca di tipo Shahed. Le difese aeree ucraine sono riuscite a intercettare 50 droni e quattro missili, ma cinque missili e 12 droni hanno raggiunto i loro obiettivi in almeno quattro aree della capitale.

Focolai d'incendio sono stati segnalati in più punti della riva sinistra del Dnipro, ha riferito Tkachenko, con danni rilevanti nei distretti di Darnytskyi e Desnianskyi, dove squadre di pompieri sono state dispiegate d'urgenza.

Le dichiarazioni di Zelensky

«Questa notte, la Russia ha attaccato di nuovo l'Ucraina, questa volta con decine di droni d'attacco e nove missili balistici. C'è stato un attacco missilistico su Kiev. Purtroppo, ci sono state vittime», ha detto il presidente ucraino Voldoymyr Zelensky. «Solo dall'inizio di quest'anno, la Russia ha lanciato circa 770 missili balistici e più di 50 missili Kinzhal contro l'Ucraina», ha continuato il leader di Kiev, ribadendo la necessità di fornire assistenza per la difesa aerea del Paese. «È proprio a causa di attacchi come questi che stiamo prestando particolare attenzione ai sistemi Patriot per proteggere le nostre città da questo orrore», ha aggiunto.

«È fondamentale che i nostri partner, che ne hanno le capacità, mettano in atto quanto discusso negli ultimi giorni», ha proseguito Zelensky. «Tutto è possibile: i nostri partner dispongono dei sistemi necessari e possono già a contribuire a difendere l'Ucraina", ha concluso il presidente ucraino, «l'America, l'Europa e i Paesi del G7 possono contribuire a garantire che tali attacchi non minaccino più vite umane. I missili balistici russi richiedono una risposta da parte di Stati forti».

Trattative

L’attacco arriva in un momento delicato per le trattative dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha imposto sanzioni nei confronti delle aziende petrolifere più importanti della Russia. Questo ha spinto Cina e India a interrompere l’acquisto di greggio russo scatenando la rabbia del Cremlino. Per ora l’incontro tra Trump e Putin che era previsto a Budapest, in Ungheria, è definitivamente saltato.

Ma il tycoon, nonostante le sanzioni non ha abbandonato l’idea dei negoziati. «Mi piacerebbe che la Cina ci aiutasse con la Russia. Abbiamo imposto sanzioni molto severe alla Russia. Penso che queste sanzioni saranno molto dure, molto forti. Ma mi piacerebbe vedere la Cina aiutarci», ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One in viaggio verso l’Asia.

Da parte europea, invece, si è tenuto in settimana l’incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i Volenterosi. I leader europei hanno ribadito il loro sostegno a Kiev, hanno approvato il 19esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca e i leader di Regno Unito e Francia hanno anche fatto sapere di essere disposti a consegnare missili a lungo raggio a Kiev.

Il fronte

I militari ucraini hanno intanto annunciato la riconquista di Torsk nella regione di Donetsk. Lo riferisce su Telegram lo Stato Maggiore delle forze armate. «I gruppi d'assalto hanno sgomberato l'insediamento di Torsk in direzione di Lymansky. Fino a un centinaio di occupanti russi sono stati annientati. Ci sono anche prigionieri», si legge sul canale.

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