Joe Biden ha salutato l’America dallo Studio Ovale con un discorso d’addio di venti minuti, trasmesso in tv mercoledì sera. Il presidente uscente degli Stati Uniti ha sottolineato i successi legislativi, dall’Inflation Reduction Act al piano infrastrutturale, dalla diminuzione dei costi per i medicinali come l’insulina al record di persone con un’assicurazione sanitaria, sino all’occupazione rilanciata. Politiche che, riconosce, «richiederanno tempo prima che si senta il loro pieno impatto, ma i semi sono stati piantati». 

Il presidente uscente ha parlato anche dello storico accordo fra Hamas e Israele, rivendicando il tema della difesa della democrazia che è stato il tratto distintivo della sua presidenza, sottolineando che «il piano è stato sviluppato e negoziato dal mio team e sarà implementato dall’amministrazione entrante, che è stata costantemente informata».

Ma è soprattutto sulla democrazia e la salute della nazione che Biden ha plasmato il suo discorso, indicando i motivi di preoccupazione e invitando gli americani a vigilare. Citando Dwight Eisenhower, che nel saluto alla nazione aveva lanciato l’allarme sulla minaccia del potere dell’industria bellica americana, Biden ha detto di essere «preoccupato per la potenziale ascesa di un complesso tecnologico-industriale» e ha puntato l’attenzione sull’accumulo di ricchezza e potere tra pochi. 

Riferendosi probabilmente ai miliardari che sostengono Donald Trump, Elon Musk in primis, ha detto: «Oggi negli Stati Uniti sta prendendo forma un’oligarchia di estrema ricchezza, potere e influenza che minaccia letteralmente la nostra intera democrazia, i nostri diritti e libertà fondamentali e la possibilità per tutti di andare avanti». E ha indicato come «una pericolosa concentrazione di potere nelle mani di poche persone ultra ricche» possa creare «conseguenze pericolose se il loro abuso di potere non viene controllato».

Biden ha poi lanciato un monito sull’utilizzo dei social e sulla disinformazione: «C’è una valanga di disinformazione che seppellisce gli americani», riferendosi anche alla decisione di Meta di accantonare il meccanismo di fact-checking dalle sue piattaforme, «quindi servono delle garanzie di salvaguardia».

I successi della presidenza Biden

Biden ha passato in rassegna i vari successi ottenuti, nonostante la crisi economica: «Abbiamo lanciato una nuova era di possibilità americane». Dalle modernizzazioni delle infrastrutture alle fabbriche di chip, fino a creare «quasi 17 milioni di nuovi posti di lavoro, più di qualsiasi altra singola amministrazione in un singolo mandato».

Inoltre, «finalmente stiamo facendo qualcosa per proteggere i nostri bambini e le nostre famiglie, approvando la legge sulla sicurezza delle armi più importante degli ultimi 30 anni. E riportando i crimini violenti al minimo degli ultimi 50 anni».

Poi l’Inflation reduction act, un pacchetto da 740 miliardi di dollari approvato nel 2022, qualificato come il più grande investimento della storia statunitense in iniziative per combattere il riscaldamento globale. Definita da Biden «la legge più significativa sul clima e l’energia pulita di sempre, nella storia del mondo».

Biden lascia la politica dopo cinquanta anni

Il discorso, fatto alla presenza del figlio Hunter Biden con la moglie Melissa e il loro bambino, Beau Jr., insieme alla vicepresidente Kamala Harris, che ha ringraziato, e suo marito Doug Emhoff, non solo ha decretato l’addio alla presidenza, ma anche alla sua carriera politica, durata cinquant’anni.

Biden è stato il più giovane senatore del paese a trent’anni, quando nel 1972 è stato eletto a rappresentare il suo stato natale, il Delaware. Lascerà la Casa Bianca lunedì mattina, dopo aver ricevuto Trump e la moglie Melania.

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