- Se in Europa l’arma usata come ricatto energetico dal presidente russo Vladimir Putin è il gas, altrove, invece, si avvale dell’energia nucleare.
- Centrali nucleari di fatturazione russa sono in costruzione in diversi paesi: Turchia, Egitto, Bangladesh, India ma anche Cina, Bielorussia e Ungheria.
- Il forte peso energetico è indubbiamente una delle armi di soft power in mano a Vladimir Putin per esercitare pressioni nei confronti di paesi che hanno bisogno del sostegno energetico di Mosca.
Se in Europa l’arma usata come ricatto energetico dal presidente russo Vladimir Putin è il gas, altrove, invece, si avvale dell’energia nucleare. Lo fa attraverso la Rosatom, il colosso energetico statale che raggruppa oltre 360 imprese russe, che ha all’attivo decine di progetti di costruzione di nuove centrali nucleari in tutto il mondo. Un know how prezioso che nel 2021 ha permesso alla Rosatom di fare affari all’estero per una cifra di 139,9 miliardi di dollari. A capo dell’azienda c’è Alex



