-
Nuove leggi in materia di sicurezza dei dati, tutela della privacy e antitrust hanno cementato agli inizi dell’anno la presa del Pcc su vaste riserve di informazioni in possesso del regime.
-
Tra le nuove forme di controllo politico, le più inquietanti riguardano il riconoscimento delle emozioni e la profilazione razziale. Le sanzioni alle società della sorveglianza cinese hanno raggiunto gli effetti desiderati, ma le democrazie possono fare di più.
-
Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari: “Corsa alle armi”, in edicola e in digitale da venerdì 2 dicembre.
Se la guerra globale al terrorismo è stato il seme nel campo della sorveglianza digitale di stato, la pandemia ne è stato il fertilizzante. Qualsiasi speranza di strapparla alle radici piantate dopo l’11 settembre, è stata spazzata via dopo il Covid-19. In questo nuovo mondo, lo stato di sorveglianza cinese incarna l’impressionante potere della raccolta dati e dell’intelligenza artificiale nel semplificare, e occasionalmente salvare, la vita umana. È anche un’inedita sfida alla nozione di lib



