- All’indomani della sua elezione a presidente, Volodymyr Zelensky aveva promesso agli ucraini che avrebbe posto fine alla guerra nel Donbass, ma a due anni e mezzo di distanza ancora nulla è stato fatto e la sua popolarità ne risente.
- Gli incontri del formato Normandia, a cui hanno preso parte Germania e Francia, non hanno portato a soluzioni concrete. Le posizioni di Kiev e Mosca restano distanti.
- L’auspicio del premier ucraino verso un maggiore coinvolgimento americano con Biden ha trovato ora una sua concretizzazione. Un ruolo utile anche a Washington all’indomani della ritirata dall’Afghanistan e nel percorso di riavvicinamento all’Europa.
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, a ridosso suo insediamento dopo l’elezione, disse che il compito primario del paese era porre fine alla guerra nella regione del Donbass. «Spesso mi hanno chiesto cosa sono pronto a fare affinché si giunga a un cessate il fuoco. È una domanda bizzarra. Cosa siete pronti a fare voi, ucraini, per salvare la vita dei vostri cari? Posso assicurarvi che affinché i nostri eroi non muoiano più io sono pronto a tutto», disse. «In questi anni il govern



