- La teoria del graduale depotenziamento delle tensioni, nata negli anni Sessanta, secondo alcuni ha aiutato a mettere fine alla Guerra Fredda
- Oggi, soprattutto dopo l’invasione dell’Ucraina, appare superata e si assiste a un’impennata della spesa militare in occidente e a livello globale
- Resta da capire però se spostare tutte queste risorse sulla Difesa sia davvero la strada che ci protegge o se, come dicono i pacifisti, porti solo al guadagno per pochi e all’aumento delle tensioni internazionali
Negli anni Sessanta lo psicologo statunitense Charles Egerton Osgood, in un periodo di grande corsa agli armamenti che le due superpotenze americana e sovietica stavano conducendo, propose nel suo An alternative to war and surrender una teoria di graduale depotenziamento delle tensioni che andava sotto l’acronimo Grit (Graduated reciprocation in tension reduction). L’idea, applicabile in ogni caso di conflitto, partiva dall’assunto che nessuna delle due parti intendesse realmente attaccare e



