Verso una difesa comune

Frontiere Ue, bisogna pensare all’accoglienza e al controllo dei confini

27/08/2021 Zubrzyca Wielka, la polizia polacca installa un recinto di filo spinato alto 2,5 metri lungo il confine con la Bielorussia per bloccare il flusso di migranti provenienti da Iraq e Afghanistan
27/08/2021 Zubrzyca Wielka, la polizia polacca installa un recinto di filo spinato alto 2,5 metri lungo il confine con la Bielorussia per bloccare il flusso di migranti provenienti da Iraq e Afghanistan
  • Ora gli imperi non esistono più ma se c’è sulla Terra una grande costruzione multietnica che degli imperi eredita le necessità geopolitiche, quella è, almeno in potenza, l’Unione europea.
  • Mentre regimi confinanti con la Ue trasformano i profughi in strumenti di aggressione e di ricatto, dall’Ucraina ai Balcani fino alla sponda sud del Mediterraneo aumentano i conflitti in divenire. 
  • La costituenda CEo rapido è assai più rilevante di quanto si racconti. Multietnico come ogni esercito imperiale, quel potenziale grumo di Forza armata dovrebbe essere pronto entro due anni, sostiene la bozza di un documento che dovrà essere discusso e approvato dai governi Ue a marzo.

In volo per l’Italia, dove era atteso per il G20, Boris Johnson ha regalato ai taccuini la più feconda tra le castronerie per cui è famoso: «L’impero romano cadde per gran parte a causa dell’immigrazione incontrollata. Non poteva più controllare i suoi confini, la gente entrava dall’est, dovunque, e così piombammo nei secoli bui». Non è chiaro cosa accomuni gli stranieri inermi che oggi cercano rifugio o fortuna in Europa e i guerrieri Visigoti, peraltro cristiani e latino-parlanti, che nel 4

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