Se a fine febbraio la capitale ucraina fosse caduta in mani russe, probabilmente la guerra sarebbe finita in pochi giorni con una vittoria di Mosca e l’insediamento di un governo fantoccio. I volontari civili hanno combattuto e smascherato i sabotatori, dalle trincee temono che i russi torneranno all’attacco ma sono determinati a resistere.
- I volontari della difesa territoriale hanno avuto un ruolo importante nella prima fase dell’invasione per impedire la caduta della capitale
- I sabotatori russi sono stati smascherati con varie tattiche e i sicari mandati a uccidere Zelensky neutralizzati grazie all’intelligence ucraina
- Gli ucraini temono che i russi torneranno ma sono pronti a respingerli una seconda volta, anche grazie alle armi occidentali.
Se a fine febbraio la capitale ucraina fosse caduta in mani russe, probabilmente la guerra sarebbe finita in pochi giorni con una vittoria di Mosca e l’insediamento di un governo fantoccio, guidato da un oligarca filorusso come Viktor Medvedchuk, arrestato dalle forze di sicurezza ucraine mentre fuggiva dai domiciliari. Gli eventi di quelle ore saranno studiati nella storia militare come un vero miracolo, inaspettato tanto per gli invasori quanto per gli ucraini. Kiev è una città di circa tre



