Una delle più potenti lezioni militari della guerra russa in Ucraina è che la strategia di Cina, Russia e Iran, cioè tenere gli Stati Uniti alla larga, può anche essere usata contro queste potenze revisioniste in difesa dell’ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti.

Il concetto di anti accesso/area negata, o A2/AD, è comparso per la prima volta alla fine degli anni Novanta, quando Pechino, Mosca e Teheran cercavano di architettare modi asimmetrici per impedire a Washington di dispiegare le forze in quelle che questi rivali geopolitici consideravano le proprie legittime sfere di influenza.

Avendo visto come gli Stati Uniti avevano fatto ritirare l’Iraq dal Kuwait nel 1991 e avevano navigato indisturbati intorno a Taiwan con la Settima flotta statunitense durante la crisi del 1995-96 dell’isola autonoma, gli avversari degli Stati Uniti si sono messi a studiare la strategia bellica americana e hanno iniziato a investire in sistemi pensati per bloccare quel modello nei suoi punti più deboli.

In particolare Cina, Russia e Iran hanno iniziato ad accumulare un grande numero di munizioni a guida di precisione sempre più efficaci, tra cui missili da crociera, balistici e terra-aria, armi ipersoniche e più recentemente droni e munizioni vaganti, insieme alla capacità di targeting oltre l’orizzonte.

Questi armamenti hanno offerto la promessa allettante di superare il numero relativamente esiguo delle basi militari americane e dei gruppi d’attacco di portaerei che formano la spina dorsale della proiezione del potere degli Stati Uniti nel Golfo Persico, nel Pacifico occidentale e in altre regioni, e di chiudere i cieli agli aerei americani.

Colpire i rifornimenti

La cosa ancora più interessante è che queste armi potrebbero essere acquistate a una frazione del costo delle splendide risorse americane a rischio. Di conseguenza, tante armi economiche hanno iniziato ad essere accumulate, rispetto a poche di quelle più costose.

Ironia della sorte, però, sono gli ucraini ad essere riusciti a creare una specie di bolla A2/AD per ostacolare la proiezione di potere del Cremlino.

Invece di cercare di eguagliare Mosca con aerei, navi, veicoli da combattimento in uno scontro testa a testa, l’Ucraina ha devastato la forza di invasione russa e la sua vulnerabile catena di rifornimento attraverso l’applicazione indefessa e su larga scala di fuoco di precisione a breve e lungo raggio.

In questo ci sono sistemi missilistici guidati anti carro, sistemi missilistici a lancio multiplo guidati, munizioni di artiglieria di precisione, droni suicidi, missili guidati anti-aerei, missili anti-nave come il missile da crociera Nettuno che ha affondato la preziosa ammiraglia della flotta russa del Mar Nero nell’aprile 2022.

Inoltre, per il successo sul campo di battaglia dell’Ucraina è stato indispensabile il virtuosismo tattico con cui i soldati hanno brandito queste armi asimmetriche.

Nel corso della storia, le sfide militari sono state spesso decise più dalla creatività e dalla determinazione che dall’equilibrio delle risorse materiali. Facendo sì che le proprie unità fossero sia disperse sia altamente mobili, colpendo e poi riposizionandosi rapidamente, Kiev è stata in grado di colpire obiettivi russi in modo implacabile e fulmineo, mentre eludeva il contrattacco.

Al contrario, le forze russe hanno ottenuto il maggior successo con attacchi spietati alle infrastrutture civili critiche dell’Ucraina: obiettivi fissi e vulnerabili come centrali elettriche, impianti di trattamento delle acque e reti elettriche.

Eppure, pur causando terribili sofferenze alla popolazione ucraina, gli attacchi russi sembrano aver rafforzato la determinazione comune di liberare il paese dagli invasori russi.

Il Pacifico occidentale è molto diverso dall’Ucraina: è prevalentemente marittimo, abbraccia distanze molto maggiori ed è conteso da combattenti con capacità tecnologiche molto più avanzate.

Eppure i principi di A2/AD per scoraggiare e, se necessario, sconfiggere l’aggressione sono ugualmente applicabili. In particolare, l’Ucraina punta all’imperativo degli Stati Uniti e dei suoi alleati indo-pacifici di dare priorità alla capacità di breve termine di schierare un gran numero di missili anti nave e anti aerei relativamente poco costosi e altamente mobili che possono essere distribuiti e manovrati per tutta la prima e la seconda catena di isole contro le sempre più formidabili forze navali e aeree di Pechino.

Grandi quantità di sistemi aerei, marittimi e terrestri senza equipaggio possono amplificare questi missili nell’ordine di battaglia degli Stati Uniti.

La guerra della Russia sottolinea anche la necessità di una base industriale alleata in grado di sostenere la rapida produzione di queste armi su larga scala.

Il ruolo degli alleati

Kiev è stata salvata dalla impressionante disponibilità di Washington e di altri sostenitori occidentali a ritirare i propri arsenali per armare l’Ucraina, nonché dai suoi confini terrestri con i paesi della Nato che agevolano questo rifornimento.

Nel caso di un conflitto nel Pacifico occidentale nessuno verrà in soccorso di un esercito statunitense non adeguatamente stoccato che sta esaurendo le munizioni.

L’invasione russa ha quindi inviato un segnale d’allarme ai progettisti del dipartimento della Difesa e ai tecnici del Congresso: le infrastrutture e la forza lavoro dell’industria della difesa del dopo Guerra fredda sono inadeguate per il tipo di guerra prolungata a cui la nuova era di competizione tra grandi potenze potrebbe costringere.

In ultimo, è probabile che, visti gli effetti devastanti inflitti dal fuoco a lungo raggio in Ucraina, ci si concentrerà ulteriormente sul miglioramento di protezione, resilienza e ridondanza di basi, quartier generali e depositi logistici critici degli Stati Uniti e degli alleati, nonché sullo sviluppo di più efficaci sistemi integrati di difesa antimissilistica e anti drone, tra cui l’accelerazione di tecnologie difensive dirompenti come l’energia diretta e le armi a microonde ad alta potenza.

Queste potrebbero avere un potenziale a lungo raggio maggiore per spezzare l’attuale equilibrio militare che favorisce le armi A2/AD fornendo modi economici e convenienti per interdirli.

Dalla tragedia nata per mano del presidente russo Vladimir Putin si possono immaginare una serie di capacità militari che non solo respingano l’assalto della Russia all’Ucraina, ma offuschino anche i sogni di conquista di altri regimi revisionisti.

Se questo succederà, l’occidente dovrà ringraziare gli ucraini per aver mostrato come la strategia A2/AD, sviluppata per sconfiggere gli Stati Uniti e i suoi alleati sul campo di battaglia possa invece risultare nella loro salvezza.


Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista Foreign Policy

Traduzione di Monica Fava  

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