- I velivoli senza pilota sono diventati un game changer nei conflitti moderni. L’esercito ucraino è riuscito a contrastare l’avanzata della Russia grazie ai Bayraktar turchi
- Adesso Kiev aspetta gli Switchblade di produzione americana, strumenti utili per la resistenza contro le forze di Mosca e già testati nel contesto afghano
- La Russia intanto ha schierato i droni kamikaze e gli Orion, impiegati in precedenza in Siria e in Nagorno Karabakh, e ha chiesto alla Cina i Wing Loong per accrescere la sua potenza di fuoco
Il confronto bellico tra Russia e Ucraina passa anche per i cieli. A contendersi lo spazio aereo ucraino sono i droni, velivoli a pilotaggio remoto diventati centrali nei conflitti moderni e spesso descritti dagli esperti come dei veri e propri game changer per ottenere la vittoria sul campo. I droni turchi Fin dall’inizio del conflitto l’esercito ucraino ha messo in campo i droni acquistati dalla Turchia e la cui produzione, secondo accordi presi in precedenza con il governo di Ankara, si



