Iran, Khamenei: «Puniremo Israele. Se Usa ci attaccano ricambieremo con un danno irreparabile»

Almeno un aereo associato al governo iraniano è atterrato mercoledì a Muscat, in Oman, dove si sarebbero dovuti tenere colloqui sul programma nucleare annullati dopo l’attacco israeliano. Il The Guardian ha tracciato il volo JJ-25, usato in passato da Teheran. I media israeliani parlano di tre voli, incluso un jet presidenziale.

Il Qatar e l’Oman stanno cercando di mediare un cessate il fuoco tra Iran e Israele. Secondo il Jerusalem Post, l’Iran avrebbe inviato un messaggio ai mediatori dichiarandosi disponibile a trattare con gli Stati Uniti, chiedendo però che Israele “calmi le acque” per consentire l’avvio dei colloqui.

L’ambasciatore statunitense Mike Huckabee ha annunciato che gli Stati Uniti stanno organizzando voli e navi da crociera per evacuare i cittadini americani presenti in Israele.

Trump ha affermato che l’Iran è “senza difese aeree” e che gli Usa sono pronti a “far saltare tutto il materiale nucleare”. Ha anche dichiarato che funzionari iraniani avrebbero chiesto un incontro alla Casa Bianca. Secca la replica da Teheran: «Nessuno ha cercato colloqui, solo bugie e minacce codarde.

Interpellato sul possibile attacco statunitense ai siti nucleari iraniani, Donald Trump ha risposto: «Non posso dirlo… Potrei farlo, o forse no. Nessuno sa cosa farò». Parlando dalla Casa Bianca, l’ex presidente ha poi aggiunto: «L’Iran è nei guai e vuole negoziare. Peccato non l’abbiano fatto prima».

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che i caccia dell’aviazione hanno «appena distrutto il quartier generale della sicurezza interna del regime iraniano», definendolo «il principale braccio della repressione del dittatore iraniano». Katz ha promesso di colpire «i simboli del potere ovunque si trovino».

L’esercito israeliano ha dichiarato mercoledì pomeriggio di aver condotto un attacco diretto su obiettivi militari nella capitale iraniana. Secondo una nota ufficiale, l’Aeronautica sta «colpendo obiettivi appartenenti all’Iran» all’interno di Teheran. Fonti locali e giornalisti dell’AFP segnalano esplosioni anche nel nord della città. Alcune strade risultano chiuse, ma non ci sono al momento conferme ufficiali sui danni.

Il ministro della Difesa Israel Katz ha comunicato che, a partire da mercoledì sera, Israele inizierà ad allentare le restrizioni interne imposte in seguito al conflitto con l’Iran. «Continuiamo la nostra intensa lotta contro l’Iran, ha dichiarato, ma riapriremo anche l’economia e riporteremo Israele su percorsi di creatività, attività e sicurezza».

Secondo quanto riportato dall’agenzia iraniana Nournews, rilanciata dalla Reuters, diverse esplosioni sono state udite in più aree di Teheran est. Anche l’AFP conferma che colonne di fumo nero sono chiaramente visibili nella stessa zona.

Il Ministero delle strade e dello sviluppo urbano iraniano ha annunciato l’estensione delle cancellazioni di tutti i voli, nazionali e internazionali, almeno fino alle 2 di notte di giovedì ora locale (23:30 di mercoledì in Italia).

L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito oltre 40 obiettivi militari in Iran occidentale. Secondo un comunicato diffuso su X, 25 aerei da combattimento hanno bombardato infrastrutture missilistiche puntate contro Israele, depositi di armi e siti militari.

In un discorso televisivo, l’ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato che un eventuale attacco statunitense contro l’Iran comporterebbe una risposta «con un danno irreparabile». Il leader iraniano ha ribadito che Israele «sarà punito» per il «grave errore» di aver colpito il territorio nazionale. «Il popolo iraniano non si sottometterà mai a imposizioni», ha affermato, rilanciando l’opposizione anche a una «pace imposta».

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha confermato che due siti iraniani sono stati bombardati: l’officina TESA Karaj e il centro di ricerca di Teheran, dove si producevano parti per centrifughe e per l’arricchimento dell’uranio.

Esmail Baghaei, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, ha affermato in un'intervista ad Al Jazeera English che un intervento americano a sostegno degli attacchi israeliani in corso sulla Repubblica Islamica "sarebbe la ricetta per una guerra totale nella regione". Alla domanda se ritiene che gli Stati Uniti possano controllare Israele, Baghaei ha fatto una smorfia e ha risposto “Non proprio”.

L'aeronautica militare israeliana ha lanciato una nuova ondata di raid aerei su obiettivi nella zona della capitale iraniana, Teheran. Lo riporta il Times of Israel.

Israele ha iniziato a pianificare gli attacchi contro l'Iran a dicembre, dopo che la decimazione del gruppo terroristico Hezbollah e la caduta del regime di Assad in Siria avevano aperto un corridoio aereo, scrive il New York Times. Secondo il giornale, quando il primo ministro Benjamin Netanyahu è andato alla Casa Bianca a febbraio, avrebbe illustrato al presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello Studio Ovale il programma nucleare iraniano. Trump avrebbe allora optato per il non intervento pur decidendo di dare a Israele "un supporto, ancora non reso noto, da parte dell'intelligence statunitense per portare a termine l'attacco".

L'esercito israeliano ha reso noto di aver abbattuto poco fa tre droni lanciati dall'Iran sul nord del paese.

L'Idf ha intimato agli abitanti di un quartiere di Teheran, il Distretto 18, di lasciare le loro case. "La vostra presenza nell'area vi metterebbe in pericolo" si legge in un messaggio diffuso anche sui social network. Secondo le forze armate di Israele, oltre a condomini e zone residenziali nel Distretto 18 ci sono anche alcune installazioni militari.

Le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno affermato che nell'ultimo raid verso Israele sono stati usati i Fatah-1. Si tratta di un missile balistico a medio raggio avanzato presentato nel giugno 2023. Per le autorità di Teheran si tratterebbe di un missile ipersonico, ovvero con una velocità cinque volte superiore a quella del suono e la sua velocità gli permetterebbe di eludere i sistemi di difesa.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha ancora deciso se gli Usa potranno si uniranno a Israele nel portare a termine attacchi contro i programmi nucleari e militari dell'Iran. Lo hanno dichiarato alcuni funzionari della Casa Bianca al Wall Street Journal spiegando che l'attacco era una delle varie opzioni discusse durante l'incontro tra Trump e il suo team per la sicurezza nazionale.

Il presidente americano spera ancora che la minaccia di un'azione militare da parte degli Stati Uniti induca l'Iran ad accettare le richieste degli Usa nei colloqui sul nucleare.

Un portavoce militare iraniano ha affermato che Teheran ha “il controllo totale dei cieli” di Israele. Le dichiarazioni del colonnello Iman Tajik, membro delle Guardie Rivoluzionarie, rappresentano l'ultimo tentativo di Teheran di convincere l'opinione pubblica interna che l'Iran ha il controllo della situazione dopo giorni di bombardamenti da parte di Israele. “L'attacco missilistico di questa notte ha dimostrato che abbiamo ottenuto il controllo totale dei cieli dei territori occupati e che i suoi abitanti sono ormai completamente indifesi contro gli attacchi missilistici iraniani”, ha affermato.

L'aeronautica militare israeliana conferma che tre droni lanciati dall'Iran verso Israele nella notte sono stati intercettati. Due sono stati abbattuti sopra la zona del Mar Morto e uno è stato intercettato sopra il nord di Israele. Le sirene avevano suonato in quelle aree.

Nei raid israeliani contro l'Iran sono gia' morte almeno 585 persone e altre 1.326 sono rimaste ferite: lo sostiene l'Ong Human Rights Activists, con base a Washington. Secondo questo conteggio, che si basa su fonti che l'Ong si e' fatta nel Paese anche durante le proteste delle opposizioni, 239 morti erano civili e altri 126 facevano parte delle forze di sicurezza. Nel precedente bilancio fornito lunedì i morti erano 224 e i feriti 1.277.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver colpito i siti di produzione di centrifughe usati per il programma nucleare e di armi dell'Iran.