La temporanea rotta delle milizie anti talebane

La caduta di Kabul frantuma il precario assetto del potere in Afghanistan

La turbolenta situazione dell’area intorno all’Afghanistan, fra influenze cinesi e il ruolo cruciale del Pakistan Cartografia: Luca Mazzali / faseduestudio / Appears srl
La turbolenta situazione dell’area intorno all’Afghanistan, fra influenze cinesi e il ruolo cruciale del Pakistan Cartografia: Luca Mazzali / faseduestudio / Appears srl

 

  • La capitale afghana, Kabul, da Ferragosto è nelle mani dei Talebani, che appena entrati nella città e nella “zona verde” senza trovare resistenza hanno annunciato la rinascita dell’Emirato islamico.
  • Il nuovo uomo forte di Kabul è Abdulah Ghani Baradar: ascoltato e rispettato dalle diverse fazioni talebane, è stato successivamente nominato capo del loro ufficio politico, stabilito in Qatar.
  • I Talebani governeranno per un breve periodo, in maniera più cauta e meno fondamentalista dal passato, per non suscitare proteste violente nella delicata fase dell’insediamento. Ma come insegna la storia dell’Afghanistan, prima o poi ci sarà una nuova ribellione degli esclusi dal potere etnico e tribale. 

La capitale afghana, Kabul, città di 4,4 milioni di abitanti a cui si aggiungono migliaia di profughi interni, da Ferragosto è nelle mani dei Talebani, che appena entrati nella città e nella “zona verde” senza trovare resistenza hanno annunciato la rinascita dell’Emirato islamico. I Talebani sono entrati nel palazzo presidenziale abbandonato in tutta fretta dall’ex presidente Ashraf Ghani che si è rifugiato nel vicino Turkmenistan. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha deciso di par

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