Dal semplice invito alla responsabilità ai sei mesi di prigione, dal coprifuoco al lockdown, passando per il “circuit breaker”. Guida alle soluzioni adottate nel resto d’Europa contro la seconda ondata di Covid-19
- In tutta Europa i governi prendono misure per contenere i contagi da Covid-19. Ma ciascun paese lo fa a modo suo. La Svezia è la più libertaria: conta sulla disciplina del singolo per un “lockdown volontario”.
- La Francia estende il coprifuoco, mentre in Inghilterra Boris Johnson insiste con il suo piano a zone. Ma in entrambi i paesi i contagi sono tutt’altro che sotto controllo.
- Il Galles punta sul “circuit breaker”, chiusura generale ma limitata nel tempo. L’Irlanda punisce i “violatori seriali” che fanno feste con sei mesi di carcere. La Polonia è zona rossa, Praga chiude (con proteste).
Dal semplice invito alla responsabilità ai sei mesi di prigione, dal coprifuoco al lockdown. Ecco le soluzioni adottate nel resto d’Europa contro la seconda ondata. Autolimitarsi - Svezia Un “lockdown volontario”: è l’ultima trovata scandinava. La pressione sul sistema sanitario si fa sentire anche in Svezia, nota per le misure light anti contagio. Questa settimana fa da apripista la città universitaria di Uppsala, che conta un quarto di milione di abitanti e ha visto le ospedalizzazioni c



