- L’organizzazione Libyan Crimes Watch ha confermato che lo scorso 14 gennaio, 3 marocchini sono stati torturati e uccisi nel centro di detenzione ad Al Mayah, nella parte occidentale di Tripoli.
- Un rapporto militare confidenziale distribuito ai funzionari dell’Ue lo scorso gennaio e ottenuto da Domani, conferma la visione dell’Unione europea nel continuare supportare la guardia costiera e la marina libica nonostante il trattamento riservato ai migranti
- Il rapporto compilato dal contrammiraglio della Marina italiana Stefano Turchetto, comandante dell’operazione militare dell’Unione europea nel Mediterraneo (Eunavfor, Med Irini), riconosce inoltre «l’uso eccessivo della forza» da parte delle autorità libiche, aggiungendo che la formazione dell’Ue «non è più completamente seguita».
I gruppi armati libici cercano di legittimarsi e di ottenere impieghi di Stato nel settore della sicurezza dal governo di Tripoli in cambio del controllo dei porti e delle aree di sbarco dove vengono portati i migranti intercettati in mare e le strutture di detenzione. Le divisioni Al centro della campagna di legittimazione ci sono i gruppi armati alleati al ministero dell’Interno del Governo di accordo nazionale (GNU) e raggruppati nella Forza d’appoggio alla direzione per la sicurezza not



