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L’Italia ai margini dell’alleanza che guarda a est

  • Giorgia Meloni ha buon gioco ad esprimere soddisfazione dopo il vertice della Nato a Vilnius che ha dato un certo grado di rassicurazione all’Ucraina sul suo futuro ingresso, evitando però di prendere impegni a breve termine.
  • Dietro all’unanime soddisfazione dei comunicati ufficiali ci sono però problemi irrisolti e divergenze profonde su strategie e obiettivi di questa Nato.
  • I trascinatori dell’alleanza sono i paesi attorno al confine russo e a quello scaltro negoziatore di Erdogan non è sfuggito che di fronte alla richiesta d’ingresso della Svezia era meglio sedersi e ottenere una buona contropartita.

Giorgia Meloni ha buon gioco ad esprimere soddisfazione dopo il vertice della Nato a Vilnius che ha dato un certo grado di rassicurazione all’Ucraina sul suo futuro ingresso, evitando però di prendere impegni a breve termine. La promessa fatta a Kiev ricorda la preghiera di Sant’Agostino, che chiedeva a Dio la castità, «ma non ora». L’Ucraina entrerà, ma non ora. Tanto basta per far dire in coro a tutti i rappresentanti degli stati membri che l’alleanza è rafforzata e in espansione, sono arch

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