La repressione dei golpisti militari del Myanmar non risparmia neanche i giornalisti. Sei reporter, tra cui anche Thein Zaw della nota agenzia di stampa Associated Press, sono stati arrestati mentre documentavano le proteste dei cittadini birmani contro il colpo di stato militare effettuato il 1° febbraio, che ha deposto il governo eletto guidato da Aung San Suu Kyi.

Le accuse

L’accusa nei confronti dei giornalisti è di aver violato la norma sull’ordine pubblico e ora rischiano fino a tre anni di carcere. Oltre a Thein Zaw di Ap, tra gli arrestati c’è anche un giornalista freelance, mentre gli altri lavorano per Myanmar Now, Myanmar Photo Agency, 7Day News, e il portale online Zee Kwet.

L’avvocato di Ap ha spiegato che i sei reporter sono accusati in base a una legge che punisce chiunque causi timori nell’opinione pubblica diffondendo consapevolmente notizie false o istighi, direttamente o indirettamente, a compiere reati contro i funzionari del governo.

Recentemente la giunta miliare ha esteso la norma anche ad altri casi ed è stata aumentata anche la pena massima da due a tre anni.

La repressione

Thein Zaw, 32 anni, è stato fermato sabato mattina dalla polizia a Yangon mentre gli agenti caricavano sulle camionette i manifestanti. Dall’inizio delle proteste sono morti decine di manifestanti e centinaia di loro sono stati arrestati. Attualmente Zaw si trova nel carcere dei prigionieri politici di Insein, nel nord della città. Dovrà rimanere in carcere fino al 12 marzo senza alcuna udienza.«Ai giornalisti indipendenti deve essere consentito di riferire le notizie in modo libero e sicuro senza il timore di punizioni», ha dichiarato Ian Phillips, vice presidente di Ap per le notizie internazionali.

Il colpo di stato

A inizio febbraio la giunta militare ha effettuato un colpo di stato che ha rovesciato il governo eletto. L’accusa dei golpisti è che i membri del partito di governo, la Lega nazionale democratica, abbiano commesso «gravi violazioni» nel corso delle elezioni vinte a novembre. La leader, nonché premio nobel per la pace nel 1991, Aung San Suu Kyi è stata arrestata e ora è accusata di aver importato illegalmente dei walkie talkie nel paese, di aver violato la normativa pandemica e di aver istigato a disordini pubblici.

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