- Mai, dall’armistizio del 1953, un razzo era caduto così vicino alle coste della Corea del Sud. A meno di 60 chilometri dalla città di Sokcho, nel nordest del paese, uno dei 23 missili balistici lanciati ieri da Pyongyang è affondato in un tratto di mare appena fuori dalle acque territoriali di Seul
- I vertici delle forze armate sudcoreane hanno fatto sapere che i militari «non possono tollerare l'atto provocatorio della Corea del Nord e risponderanno severamente ad esso in stretta collaborazione con gli Stati Uniti»
- Lunedì 31 ottobre Stati Uniti e Corea del Sud hanno intrapreso una missione militare comune. Pyongyang ha più volte ribadito che manovre simili sono considerate «prove di invasione». I timori di un’escalation si estendono ai diversi paesi legati alle due coree per prossimità geografica e/o di interessi
Mai, dall’armistizio del 1953, un razzo era caduto così vicino alle coste della Corea del Sud. A meno di 60 chilometri dalla città di Sokcho, nel nordest del paese, uno dei 23 missili balistici lanciati da Pyongyang è affondato in un tratto di mare appena fuori dalle acque territoriali di Seul. I fatti Gli attacchi, partiti all’alba, sono proseguiti per circa sette ore. Accompagnati e succeduti da un centinaio di colpi di artiglieria, sparati nel primo pomeriggio dalla provincia di Kangwon



