Alle informazioni non confermate sulle precarie condizioni di salute del presidente Vladimir Putin, diffuse da tabloid britannici, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha risposto: «Non credo che qualcuno che sia sano di mente possa vedere in questa persona dei segni di malattia o di un disturbo qualsiasi».

La sua apparizione in pubblico quotidiana e i suoi discorsi in tv per Lavrov sono la smentita delle speculazioni sulla salute del presidente russo. Da qualche anno girano voci che Putin abbia patologie gravi, come un tumore al sangue, alla tiroide o il morbo di Parkinson. Ieri il tabloid britannico The Sun ha addirittura parlato di controfigure e apparizioni preregistrate usate da Putin per nascondere le proprie condizioni di salute. O ancora, The Indipendent riferisce che il presidente russo abbia un’aspettativa di due o tre anni di vita e soffra anche di gravi problemi alla vista.

Ma nessuna delle ipotesi e supposizioni pubblicate dai media risultano avere una base solida o fonti affidabili. A maggior ragione considerando che la vita privata del presidente 69enne è coperta dalla massima segretezza e che la disinformazione è un’arma spesso usata dal Cremlino.

Le supposizioni

Molte informazioni a sostegno della malattia di Putin sono state sostenute da ex spie o ex agenti russi, come Boris Karpichkov, il disertore del Kgb in esilio nel Regno Unito, che ha descritto l’ex collega come un «pazzo e ossessionato dalle idee paranoiche». 

Come racconta il giornalista Michael Weiss su New Lines Magazine, il canale Telegram “General SVR”, che si sospetta sia di un ex ufficiale dei servizi segreti esteri russi, ha diffuso la notizia che Putin dovrebbe sottoporsi a un intervento chirurgico a breve per una forma di cancro non specificata e, nel periodo dell’operazione, dovrebbe essere temporaneamente sostituito dal segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo Nikolai Patrushev. 

Nell’articolo Weiss spiega inoltre che in una registrazione audio – in possesso di New Lines Magazine – un oligarca, «con comprovati legami con il governo russo», ignaro della registrazione, racconta che il presidente è «molto malato di cancro al sangue». Weiss però precisa di non essere «in grado di confermare in modo indipendente questa affermazione».

Ma il giornalista evidenzia come ci siano diverse prove a sostegno della buona fede dell’oligarca, di cui non è stato pubblicato il nome a sua tutela. Inoltre, il 13 marzo, spiega Weiss, è stato inviato un promemoria secretato dal quartier generale dell’Fsb, l’agenzia russa per la sicurezza interna, per istruire i referenti regionali a non credere alle voci sulle condizioni terminali di salute di Putin. 

Il Cremlino aveva già smentito le indiscrezioni pubblicate da una testata russa di inchiesta, Proyekt messa al bando dal governo russo ma visionabile attraverso i sistemi Vpn. Proyekt aveva ipotizzato un tumore alla tiroide provato da documenti che attestavano che il presidente russo fosse costantemente circondato, in ogni suo spostamento nel paese, da medici specialisti. E come, nei momenti di riposo a Sochi, sul mar Nero, fosse accompagnato da un’équipe di medici, tra cui il neurochirurgo, Evgeni Selivanov, che avrebbe visitato Putin nella località 35 volte. Così Alexei Shcheglov, chirurgo otorinolaringoiatra, che avrebbe incontrato il presidente 59 volte. Il capo del governo russo, secondo la testata investigativa Proyekt, sarebbe quindi seguito in modo continuativo da almeno nove specialisti. 

giustificare l’invasione

La diffusione di queste informazioni è iniziata dopo l’annessione della Crimea da parte del Cremlino, ma negli ultimi mesi – dopo l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio scorso – si è intensificata. In molti hanno ipotizzato che alla base dell’inattesa decisione di dichiarare guerra allo stato confinante ci fossero le condizioni di salute e un’aspettativa di vita breve di Vladimir Putin, e la sua presunta instabilità dovuta ai farmaci che assume.

i sospetti

Ma ci sono alcuni elementi a sostegno della tesi dei problemi di salute. Il viso gonfio, alcuni comportamenti durante gli eventi televisivi come nell’incontro con il ministro della Difesa Sergei Shoigu il 22 aprile, durante il quale il presidente russo si teneva appoggiandosi a un tavolo come per resistere a un tremore. Inoltre, alcune immagini diffuse durante la pandemia, come ad esempio l’incontro tra Macron e Putin ai due estremi opposti di tavoli molto lunghi, suggerivano che il capo del Cremlino fosse in un regime rigido di isolamento. I media russi avevano anche fatto sapere che per incontrarlo era necessario sottoporsi a un tampone Pcr e addirittura fornire un campione delle feci. 

L’attenzione estrema a tutela del presidente nel periodo pandemico ha portato alcuni – come la professoressa di endocrinologia all’università di Oxford, Ashley Grossman, intervistata da New Lines – a pensare che l’assunzione elevata di steroidi esponesse maggiormente al rischio di contrarre il Covid-19.

L’unica notizia diffusa però sulla salute del presidente della Federazione russa, ammessa dallo stesso Putin, riguardava problemi alla schiena per una caduta a cavallo e, secondo Proyekt, un’operazione subita nel 2016 potrebbe essere legata a quell’episodio. 

Vero è che Vladimir Putin ha sempre mostrato un’immagine di sé prestante – partite di hockey, le immersioni nell’acqua fredda in occasione dell’Epifania ortodossa, o ancora le galoppate a cavallo nelle foreste – una solidità che oggi sembra mancare anche per via dell’avanzamento dell’età anagrafica. Ma non ci sono elementi per sostenere che l’invasione russa dell’Ucraina sia dovuta alla precarietà delle sue condizioni di salute.

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