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Il Sud-Est asiatico boicotta i grandi marchi occidentali per aiutare Gaza

L’indignazione diffusa per il massacro in corso nella Striscia ha fatto nascere una protesta contro le catene di fast food, in una regione che ospita 250 milioni di musulmani. C’è chi la definisce un’azione non necessaria, perché la maggioranza dei dipendenti di questi brand è locale, ma il boicottaggio non accenna a fermarsi

I consumatori dei paesi a maggioranza musulmana nel Sud-est asiatico hanno scoperto di avere un potere non da poco per esprimere il loro dissenso contro la guerra in Medio oriente. Anzitutto, una campagna di boicottaggio ha preso di mira le grandi catene occidentali di fast food. Fast crisi In Malaysia, Kentucky Fried Chicken (Kfc) ha «temporaneamente chiuso» oltre cento locali, a causa di sopraggiunte «difficili condizioni economiche». In Indonesia, Starbucks Coffee ha registrato una perdita ne

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