La candidatura israeliana al programma visa-free Usa pone la questione della discriminazione dei palestinesi: una regola israeliana prevede che palestinesi con la seconda cittadinanza non possano usarla per viaggiare nel paese. Ma gli Usa chiedono reciprocità, e Netanyahu è pronto a cedere alle loro richieste
Mariam è una trentenne americano-palestinese che risiede in Cisgiordania da diversi anni. Malgrado il suo passaporto Usa non ha il diritto, come tutti gli altri cittadini americani, di entrare in Israele ottenendo un visto direttamente al posto di frontiera: non può recarsi né a Tel Aviv, né a Gerusalemme, né in un insediamento ebraico senza permessi speciali delle autorità militari. «Sono anche americana ma non importa, è illegale per me andarci sotto la legge israeliana», dice. Nella stessa


