- L’impennata dei prezzi dell’energia e l’annunciato embargo sul petrolio hanno fatto esplodere le entrate per lo stato russo, rendendo possibile il finanziamento dello sforzo bellico
- Al G7 in Germania si è discusso principalmente di imporre un tetto al prezzo del petrolio. Oltre ad essere difficile da imporre, questo sarebbe meno efficace di misure più tradizionali, come le tariffe doganali
- Diverso è il caso del gas, per il quale l’insistenza di Mario Draghi sull’imposizione di un price cap sembra giustificata
Fin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, uno degli obiettivi delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale è stato quello di ridurre le entrate dello stato russo e rendere più difficoltoso il finanziamento dello sforzo bellico. Tuttavia, nei primi quattro mesi del 2022, le entrate del bilancio federale russo sono aumentate del 34 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. Questo aumento è interamente dovuto all’esplosione dei prezzi di petrolio e del gas, e fa temere che le san



