Il presidente turco si è fatto portavoce negli anni della causa palestinese e ha mantenuto legami con Hamas, ma ha continuato a rafforzare i rapporti con Israele. Adesso vuole usare la sua posizione ambigua per mediare, come già fatto in Ucraina
Poche ore dopo l’inizio della guerra tra Hamas e Israele, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto ciò che gli viene meglio negli ultimi mesi, almeno a parole: proporsi come mediatore tra le parti e far cessare le ostilità. Il capo di stato turco si è subito lanciato in una serie di chiamate con l’omologo israeliano Isaac Herzog e quello palestinese Mahmoud Abbas, ma ha anche sentito i leader di Egitto, Qatar e Libano, tutti coinvolti in diverso modo nella questione israelo-palestinese



