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Turchia, Erdogan è un’araba fenice che rinasce sempre dalle sue ceneri

(Ap)
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  • Sognava di fare il calciatore, poi è diventato uno degli uomini più potenti al mondo. Dato mille volte per spacciato e sempre pronto a risorgere. Come ora, che si appresta a vincere le elezioni presidenziali per la terza volta.
  • Ad aiutarlo c’è l’opposizione, che si è divisa sul nome del suo candidato presidente. Ma anche una storia fatta di repressione nei confronti degli avversari e accordi internazionali che gli hanno dato più potere.
  • Nel marzo 2016 ha firmato a Istanbul con la cancelliera tedesca Angela Merkel un accordo con l’Unione europea. Ankara si impegnava a gestire il flusso di rifugiati, ospitandoli nel proprio territorio, a fronte del sostegno finanziario di 6 miliardi di euro in due tranche.

Dopo il devastante terremoto del 6 febbraio che ha provocato migliaia di vittime anche per l’inadeguatezza anti sismica della maggioranza degli edifici coinvolti, la società di sondaggi Metropoll vedeva il 3 marzo ancora in testa alle intenzioni di voto la maggioranza al potere da vent’anni nel paese della Mezzaluna sul Bosforo, l’Akp e gli alleati nazionalisti dell’Mhp, gli eredi in doppiopetto dei Lupi Grigi di Alì Agca, l’attentatore di papa Wojtyla. Come se non bastasse ad aiutare l’esecu

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