Il giorno dopo il più grande bombardamento dall’inizio della guerra, gli ucraini si sono svegliati con un messaggio del ministero delle Emergenze che li avverte del rischio di nuovi attacchi e li invita a rimanere in casa. Poco dopo le 8 di mattina, le sirene antiaeree sono tornate a suonare in quasi tutto il paese. Missili e droni suicidi hanno continuato a colpire, ma per il momento ad un ritmo molto inferiore a quello di ieri. Dopo le riparazioni avvenute nel pomeriggio di ieri e questa mattina, il 30 per cento della regione di Leopoli è di nuovo senza elettricità.

Nei bombardamenti di lunedì, almeno 19 persone sono morte nel bombardamento di ieri e altre decine sono rimaste ferite, mentre la rete elettrica e gli impianti di riscaldamento sono stati danneggiati in quasi tutto il paese. Ma i danni più gravi iniziano già ad essere riparati. Nella capitale Kiev la corrente è tornata ieri, anche se il consumo di energia si è ridotto di un quarto. Anche l’accesso a internet è tornato regolare nel 96 per cento del paese.

Nuovi attacchi

Nella notte, ci sono stati altri bombardamenti, ma questa volta sembra che sia stata colpita soltanto Zaporizhzhia, una città del sud dell’Ucraina vicina al fronte. Almeno una persona è morta nell’attacco. Dallo scorso 3 ottobre, Zaporizhzhia continua a subire attacchi che fino ad ora sono costati la vita ad almeno 43 persone.

Secondo il governatore della regione, 12 dei proiettili lanciati sulla città sono S-300, missili pensati per abbattere aerei e dotati di un rudimentale sistema di puntamento per essere utilizzati contro obiettivi terrestri. Da mesi gli esperti segnalano l’uso di queste armi improvvisate come prova della crescente scarsità di armi a lungo raggio negli arsenali russi.

In mattinata, attacchi con droni suicidi iraniani sono stati segnalati in diverse città. In un caso, a Vinnytsia, sembra che il bersaglio fosse la locale centrale elettrica.

Gli aiuti

Dopo le dichiarazioni di condanna e solidarietà da parte dei leader europei, nella notte il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è tornato a promettere aiuti all’Ucraina, compresi «sistemi avanzati di difesa aerea». Si tratta di un tipo di armi in grado di intercettare i missili russi. Sono molto costosi e complicati da usare e fino ad ora agli ucraini ne sono stati consegnati un numero ridotto.

Dopo una riunione di emergenza del consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che si è tenuto ieri, oggi è prevista una sessione straordinaria del G7, convocata dalla Germania. Alla riunione il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky terra un discorso.

Nel frattempo, il governo turco ha confermato che il presidente Recep Tayyip Erdogan incontrerà domani Vladimir Putin ai margini di un incontro ad Astana, in Kazakistan. Erdogan ha spesso mediato tra Russia ed Ucraina, negoziando tra le altre cose lo sblocco dei porti ucraini per le esportazioni di grano.

© Riproduzione riservata