- A mezzogiorno ora di Mosca del 6 gennaio e fino al 7 era entrato in vigore il cessate il fuoco unilaterale di 36 ore annunciato da Mosca per il Natale ortodosso, ma per Kiev si trattava solo di una trappola.
- Anche il presidente del Consiglio europeo, il belga Charles Michel, è convinto dell'ipocrisia dell'annuncio del capo del Cremlino.
- Putin apre al dialogo “serio” ma chiede la rinuncia a ogni restituzione di terre occupate. Difficile che Kiev possa accettare una proposta di negoziato di questo tenore che la renderebbe un vassallo di Mosca e la allontanerebbe dall’ingresso nell’Unione europea.
La tregua putiniana è morta prima ancora di entrare in vigore. Il leader russo ha lanciato un appello a Kiev perché accogliesse la cessazione temporanea dei combattimenti, per dar modo a tutti gli ortodossi di partecipare alle cerimonie religiose. A mezzogiorno ora di Mosca di ieri è entrato in vigore il cessate il fuoco unilaterale di 36 ore per il Natale ortodosso, ma per Kiev si è trattato solo di una trappola e dell’uso cinico della religione ortodossa per mandare un messaggio ambiguo: s



