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Usa, la storica sentenza della Corte suprema: le “affermative actions” sono illegali

  • La Corte suprema degli Stati Uniti ha accolto il ricorso contro due grandi atenei statunitensi: l’università della Carolina del nord, pubblica, e Harvard, privata.
  • La Corte si è espressa contro le azioni di discriminazione positiva, le “affermative actions”, clausole di ammissione che dall’amministrazione Kennedy caratterizzavano l’ingresso alle università statunitensi.
  • Queste prevedevano quote riservate per i membri delle minoranze etniche, che saranno d’ora in poi incostituzionali. Una decisione, contestata dall’attuale presidente, Joe Biden, storica ma forse prevedibile data la maggioranza conservatrice del collegio

È una brutta storia quella della discriminazione razziale negli Stati Uniti. Una storia «ignobile» in cui anche la principale istituzione di garanzia del sistema, la Corte suprema, ha a lungo «giocato il suo ruolo», come riconosce lo stesso collegio in una decisione presa, sei a tre, giovedì scorso, e che è destinata a inserirsi a pieno titolo in questa vicenda. Uguali sulla carta ma separati nei fatti È una storia lunga, che comincia almeno nel 1865, quando, chiusa la guerra civile con la

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