Oggi è il 29esimo giorno in Ucraina. Nel paese si combatte da un mese esatto, da quado lo scorso 24 febbraio, il presidente Vladimir Putin ha annunciato l’inizio di una “operazione militare speciale” nel paese. Domani segue le notizie della giornata con un liveblog costantemente aggiornato.

Cosa c’è da sapere

  • Terminato il vertice Nato in cui si è deciso di raddoppiare la presenza di truppe in Europa orientale.
  • Concluso anche l’incontro del G7 senza nessuna decisione formale. Adesso dovrebbe iniziare un incontro dei capi di governo dell’Unione europea. Come per la riunione del G7, non sono attese nuove decisioni, in particolare sulle sanzioni, ma i leader del vertice hanno detto che aiuteranno la Corte penale internazionale a raccogliere prove su eventuali crimini di guerra commessi in Ucraina da parte dei russi. 
  • Agli incontri in corso è presente anche il presidente degli Stati Uniti, arrivato ieri sera a Bruxelles.
  • Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto di scendere in piazza per dimostrare il proprio sostegno all’Ucraina in questo anniversario dell’invasione.
  • Una nave da guerra russa è stata distrutta nel porto di Berdyansk, una città occupata nell’Ucraina meridionale. Non è ancora chiaro se si è trattato di un incidente o di un attacco ucraino.
  • Il ministro della Difesa Sergej Shoigu è ricomparso in un video pubblico dopo un’assenza di 12 giorni.

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19.02 – «Noi risponderemo se lui le userà, la natura della risposta dipenderà dalla natura dell'uso», lo ha detto il presidente americano Joe Biden alla fine del vertice. Dopo che ha annunciato lo stanziamento di diversi fondi per fornire armi e aiuti umanitari all’Ucraina Biden ha anche detto che secondo lui la Russia dovrebbe essere esclusa dal G20.


18.55 – «Gli Stati Uniti sono impegnati nella fornitura di 2 miliardi di dollari in armi» e «un miliardo di aiuti umanitari». Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, al termine del vertice Nato a Bruxelles.


18.52 – Secondo il Viminale sono 67.885 i profughi ucraini arrivati in Italia dall’inizio della guerra. La maggior parte sono donne e minori, si contano solo 5.910 uomini. Come nei giorni scorsi il ministero dell’Interno conferma che le principali città di destinazione sono Roma, Milano, Napoli e Bologna.


18.13 – «Siamo sconvolti dai devastanti attacchi contro la popolazione e le infrastrutture civili ucraine, compresi ospedali e scuole», dicono i leader del G7 al termine del loro incontro condannando «l’aggressione militare russa e la sofferenza e la perdita di vite umani che sta provocando». Inoltre i leader sono d’accordo con le inchieste internazionali come quelle condotte dalla Corte Penale internazionale e aiuteranno a raccogliere le prove per eventuali crimini di guerra commessi.


17.30 – L’Assemblea delle Nazioni unite ha adottato una risoluzione proposta dai paesi occidentali sulla situazione umanitaria in Ucraina che chiede «l'immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili». 140 stati hanno votato a favore, 5 contro e 40 sono gli astenuti tra cui anche la Cina.


17.20 – Dichiarazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi a margine del G7.

«Sia il summit della Nato sia quello del G7 hanno mostrato una unità straordinaria di tutti gli alleati nel condannare l’aggressione all’Ucraina, nel mantenere le sanzioni e nel decidere di inasprire se fosse necessario.
Le sanzioni sono state descritte come straordinariamente efficaci. L’economia russa è fortemente indebolita. Questa è stata una analisi unanime di tutti i partecipanti al summit Nato.
Si è poi discusso di come affrontare il problema della sicurezza energetica e la sicurezza agroalimentare. In entrambi i casi la risposta è una combinazione di diversificazione, cosa che noi stiamo facendo per l’uno e pe l’altro, quindi cambiare le fonti di approvvigionamento. In altre parole l’Europa vuole diventare indipendente dal gas russo.
Di misure di politica 'interna' all’Ue, il mercato del gas funziona male, i prezzi sono speculativi, quindi occorre prendere delle misure. Di misure specifiche non si è discusso perché ne discuteremo al Consiglio europeo.
Il terzo pilastro di questa strategia è l’aiuto che deve venire dal Canada, dagli Usa, dai grandi produttori di gas liquido, e anche su questo c’è stata estrema collaborazione da parte di tutti. Se dovessi riassumere in due parole: unità e solidarietà descrivono bene questi incontri.
Si è discusso anche dei rifugiati. I numeri stanno crescendo in maniera impressionante. In Italia come sapete sono tra 60 e 70 mila, in Germania sono 200-300 mila, in Polonia sono milioni. Quindi il dramma umanitario deve essere affrontato non solo a livello europeo ma a livello mondiale, coinvolgimento pieno delle Nazioni unite. Queste sono state le cose più importanti che si sono dette».


17.11 – Terminato l’incontro del G7 senza nessuna decisione concreta, come previsto. I leader promettono ulteriore cooperazione e di includere nuovi paesi nella lista di quelli che hanno applicato sanzioni alla Russia. Tra poco inizierà la riunione dei capi di governo dell’Unione Europea, alla presenza del presidente americano Joe Biden.


16.40 – Mentre è in corso il vertice del G7, ci sono crescenti segnali che nel corso della riunione non saranno decise nuove sanzioni alla Russia. Il primo ministro olandese Mark Rutte è stato esplicito nell’escluderlo. «Abbiamo già imposto molte sanzioni, ora entriamo in un terreno più complesso», ha detto poco fa.


16.35 – La vice prima ministra ucraina Irina Vereshchuk ha detto che oggi c’è stato uno scambio di prigionieri con la Russia. Dieci soldati russi catturati sono stati scambiati con dieci soldati ucraini. Anche diversi marinai civili catturati dalle due parti sono stati scambiati. La Russia non ha ancora confermato lo scambio.

Lunedì, il giornale ucraino Kyiv Independent aveva pubblicato un articolo in cui si parlava di scambi di prigionieri ucraini in cambio di corpi di soldati russi uccisi avvenuto per accordo tra comandi locali. Anche questo scambio non è stato confermato da fonti russe.


16.15 – Circa un’ora fa il ministero degli Esteri russo ha pubblicato un tweet in cui viene mostrata una mappa dell’Ucraina senza la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014. L’immagine è accompagnata da un messaggio in cui si chiede all’Ucraina di riconoscere i dati di fatto. Nell’immagine però, fanno ancora parte dell’Ucraina le regioni di Donetsk e Luhansk, che la Russia ha riconosciuto un mese fa come stati indipendenti.


15.37 – «Oggi gli Stati Uniti hanno designato 328 membri della Duma, numerose società russe della difesa ed il capo di Sberbank, stretto alleato di Putin come destinatari delle nuove sanzioni americane», lo annuncia su Twitter il segretario di Stato americano, Anotny Blinken.


15.25 – Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, è riapparso in video dopo che per oltre 10 giorni non si faceva vedere in pubblico. Diversi media avevano valutato l’ipotesi della preparazione di un golpe o di una malattia.


15.15 – Le Nazioni unite hanno aggiornato il bilancio delle vittime civili dall’inizio della guerra in Ucraina. Sono più di 1.035 i morti e 1.650 i feriti. L’Alto commissario Onu per i diritti umani ha anche specificato che le cifre effettive sono «considerevolmente più elevate» visto che ci sono molti rapporti in attesa di conferma.


14.50 – Secondo l’Unicef, metà dei bambini ucraini è stato costretto ad abbandonare la propria abitazione. In tutto si tratta di 4,3 milioni di bambini, su una popolazione stimata di 7,5 milioni. Circa 1,8 milioni di bambini sono fuggiti nei paesi che confinano con l’Ucraina, mentre 2,5 milioni si sono spostati all’interno del paese. Secondo l’Unicef questa situazione produrrà danni che dureranno per generazioni.


14.40 – Nella sua conferenza stampa al termine della riunione con i capi dell’alleanza, il segretario della Nato Jens Stoltenberg ha ripetuto che se la Russia farà uso di armi chimiche in ucraina «questo cambierà la natura del conflitto, sarà una violazione delle leggi internazionali e avrà vaste conseguenze». Anche questa volta, però, non ha precisato come esattamente la Nato reagirebbe in questa circostanza.


14.31 –  Secondo quanto riferito dall’Energoatom, azienda di stato ucraina che gestisce quattro centrali nucleari nel paese, l’esercito russo sta prendendo d’assalto la città di Slavutych, costruita dopo il disastro nucleare di Chernobyl.


14.06 – I membri della Nato si apprestano a prolungare di un anno il mandato del segretario generale Jens Stoltenberg. Attesa in giornata l’ufficialità.


13.40 – Ci sono nuovi aggiornamenti sull’attacco hacker di Anonymous a danno della Banca centrale russa. Dall'istituto di credito negano di aver ricevuto gli attacchi.

13.23 – Secondo l’istituto Mass Media ucraino dall’inizio della guerra sono stati commessi 148 crimini contro i giornalisti e i media nel paese. L’esercito russo ha colpito 10 torri televisive e almeno 70 organi di stampa regionali sono stati costretti a chiudere. In totale sono morti 5 giornalisti.


13.08 –  Durante il vertice della Nato a Bruxelles, a cui ha partecipato anche Joe Biden, gli alleati hanno chiesto alla Cina  di «assumersi le proprie responsabilità nella comunità internazionale» e di evitare di tenere un atteggiamento ambiguo nell’attuale conflitto in Ucraina.


12.38 – Ecco quali sono gli ultimi dati sulle spese militari in Europa

12.31 –  Il parlamento europeo ha approvato la destinazione di 150 milioni di euro per sostenere l’accoglienza di rifugiati ucraini in Moldavia.


12.02 – Il presidente Zelensky parla alla Nato

«È vero che non facciamo parte dell’Alleanza, e non rientriamo nell'ombrello di protezione dell'articolo 5. C'è la sensazione che ci troviamo in una zona grigia tra la Russia e l’occidente ma difendiamo i valori che ci accomunano con voi, e lo facciamo da un mese ormai. È un mese dell'eroica resistenza, è un mese di sofferenze atroci, un mese delle distruzioni di un paese pacifico», ha detto il presidente ucraino in un discorso pubblicato su Telegram indirizzato alla Nato. «Non stiamo combattendo solo per il popolo ucraino, ma per la sicurezza dell'Europa e abbiamo dimostrato che meritiamo di essere un membro a pieno titolo dell’Ue».

«Avete almeno 20.000 carri armati. L’Ucraina ha chiesto l’uno per cento di tutti i vostri carri armati. Dateceli o vendeteceli. Ma non abbiamo una risposta chiara», ha aggiunto il presidente ucraino.


11.34 – Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha incontrato a Mosca il presidente della Croce Rossa internazionale. «Abbiamo parlato di necessità umanitarie», ha detto Lavrov nella conferenza stampa al termine dell’incontro.


11.17 – La città di Kharkiv è al centro di pesanti bombardamenti. Secondo quanto riferito dalle autorità locali sono 44 gli attacchi ricevuti nella regione situata nel nord-est del paese da questa mattina. Alcuni di questi sono stati condotti con missili da crociera “Kalibr” lanciati dal Mar Nero.


11.10 – Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono oltre 1.000 le strutture sanitarie vicine alle linee di conflitto. Dal 24 febbraio scorso sono 64 gli attacchi accertati contro centri di questo tipo e hanno causato 15 morti e 37 feriti.


10.40 – Intanto a Bruxelles è iniziato il vertice Nato.


10.35 – Secondo il sito russo indipendente Meduza, sono 12 giorni che non si vede più né si sente parlare del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Questa assenza dura da quasi metà dei 28 giorni di guerra. Shoigu, ex capo della protezione civile russa, è molto attivo sui social e sui media. Quando è stato nominato, nel 2012, il rafforzamento del ruolo mediatico del ministro era stata una delle caratteristiche salienti del suo mandato.


10.25 – Sta per iniziare il vertice Nato. I leader dei 30 paesi membri dell’allaenza hanno fatto la rituale fotografia tutti insieme. Poi Biden, Macron e Johnson si sono subito appartati.


10.10 – Fonti della Nato confermano che il segretario dell’alleanza in scadenza di mandato, il norvegese Jens Stoltenberg, sarà confermato per un altro anno nel corso della riunione di oggi, per via della crisi in corso.


10.00 – Il ministero della Difesa russo dice che l’esercito ha occupato Izyum, una città strategica nell’est del paese. Si tratta di uno snodo chiave per consentire ai russi di circondare le truppe ucraine che combattono lungo la linea di contatto delle cosiddette repubbliche separatiste del Donbass. 


9.45 – Biden non farà pressioni per l’embargo al gas russo

Lo staff di Joe Biden ha fatto sapere che il presidente degli Stati Uniti non farà pressione sugli alleati europei per fermare le importazioni di gas e petrolio russo. Biden incontrerà oggi i leader dell’Unione Europea in una serie di incontri a Bruxelles. Il gas russo è fondamentale per l’economia dell’Unione e fino a questo momento è stato escluso dalle sanzioni.


9.00 – Le decisioni della Nato

Alla riunione dei capi di governo dei paesi membri dell’alleanza che si terrà questa mattina sarà deciso il raddoppio delle truppe Nato schierate in Europa orientale. Attualmente sono circa 5mila i soldati delle unità multinazionali schierati in Polonia e nei paesi baltici. Oggi sarà deciso l’invio di altri 5mila soldati in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria. 

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