Nel messaggio agli artisti del 1965 il papa scrisse che il «mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non cadere nella disperazione». Vent’anni prima era giunto a Roma il pensatore francese, ambasciatore di Francia presso la Santa sede, nominato da Charles de Gaulle. Storia di un’intesa che ora trova un’eco in una piccola e raffinatissima mostra ai Musei Vaticani