Propaganda e censura

Afghanistan, i talebani controllano internet facendo gli influencer

  • La fine della ventennale occupazione americana ha portato con un dilemma minore ma non insignificante, all’interno del grande dramma afghano. Cosa ne sarà di Internet? Sarà ancora possibile per la popolazione comunicare sui social media, informarsi online, usufruire dei servizi digitali della pubblica amministrazione o anche questa breve primavera è già terminata?
  • L’ipotesi più accreditata è quella del doppio binario. Accesso e utilizzo illimitato per funzionari, amici e fiancheggiatori della fazione al potere, accesso ridotto e sorvegliato per i comuni cittadini. Con il duplice vantaggio di poter usare i canali Internet a scopo di propaganda e, al contempo, servirsene per monitorare e reprimere il dissenso.
  • Ci sono però sia fattori tecnici sia economici che rendono difficile al nuovo governo assumere il totale controllo online. Molto dipenderà poi anche dall’atteggiamento delle grandi piattaforme americane, che finora hanno avuto un atteggiamento ambiguo.

La fine della ventennale occupazione americana ha portato con un dilemma minore ma non insignificante, all’interno del grande dramma afghano. Cosa ne sarà di Internet? Chi lo gestirà ora? Sarà ancora possibile comunicare sui social media, informarsi online, usufruire dei servizi digitali della pubblica amministrazione o anche questa breve primavera è già terminata? Di fronte al crollo dell’economia, la perdita di diritti da parte delle donne, la repressione dei costumi e della libertà di esp

Per continuare a leggere questo articolo