- Dopo il flop di una decina di anni fa, gli investitori hanno rimesso al centro delle loro attenzioni le società tecnologiche che si occupano di sostenibilità
- Dai 14,9 miliardi di dollari investiti nel 2019 si è passati ai 53 miliardi del 2021: cifra che dovrebbe essere eguagliata nel 2022
- Dal cemento a emissioni zero al mais che resiste alle ondate di calore, fino alla cattura dell’anidride carbonica: quali tecnologie dimostreranno davvero tutte le loro potenzialità è però ancora una grande incognita
Già dieci anni fa, le startup del climate tech – che ricercano soluzioni tecnologiche per contrastare il cambiamento climatico – sembravano essere il cavallo giusto su cui puntare. Le cose, però, non andarono come previsto: anche le più promettenti società – come la tedesca Q-Cells, la statunitense Solyndra, la sudcoreana Hanwha e altre ancora – finirono infatti a gambe all’aria. Tra le ragioni del flop di un settore che pareva sul punto di esplodere ci furono soprattutto – secondo l’analisi



