- Davide Sisto ha pubblicato due saggi sulla morte digitale. Con i suoi lavori è stato il primo in Italia a introdurre i temi del lutto online e delle nuove frontiere dell’immortalità.
Sisto conferma che «c’è un grandissimo problema sul piano educativo in Italia. Proporre dei corsi per insegnare anche ai piccoli cosa sia la morte comporta perlopiù essere guardati come se si volesse attentare alla loro salute».
Dalla cronaca nera alle vittime della pandemia, il comune denominatore resta sempre quello della rimozione della nostra natura mortale, tanto più dannosa quanto più coinvolge la rimozione di tutte le nostre debolezze.
La cronaca nera è quasi un luogo fisico, frequentato a mo’ di proverbiale selva oscura più per il gusto del brivido che per quello dell’informazione. Un grande mistero a essa legato è la facilità con cui la si abbandona, considerandone i protagonisti più come “casi” che come esseri umani. Quando si parla di cronaca nera si parla infatti di morti, ma non di morte. A fine gennaio gli schermi televisivi, i giornali e le bacheche dei social si sono riempiti dei giovanissimi volti di persone deced



