dopodomani – clima

L’altra Cop in Cina e il “trattato di pace con la natura” rimandato ancora

The 15th meeting of the Conference of the Parties (COP15) to the UN Convention on Biological Diversity officially kicks off in Kunming City, southwest China's Yunnan Province, 12 October 2021. (Imaginechina via AP Images)
The 15th meeting of the Conference of the Parties (COP15) to the UN Convention on Biological Diversity officially kicks off in Kunming City, southwest China's Yunnan Province, 12 October 2021. (Imaginechina via AP Images)
  • In Cina si è chiusa «l’altra Cop», quella per la protezione della natura: si attendeva un accordo in stile Parigi 2015, ma i risultati concreti sono stati limitati. Una dichiarazione d’intenti e un fondo per la biodiversità. 
  • L’evento è servito soprattutto alla Cina per rafforzare la sua idea di civiltà ecologica, la via autoritaria cinese all’ambientalismo. Una vittoria diplomatica favorita anche dall’assenza degli Stati Uniti. 
  • Clima e biodiversità sono due crisi profondamente collegate, sia per cause che effetti, e andrebbero trattate senza una logica a silos, come però ancora avviene sul piano diplomatico e politico. 

Il clima e la biodiversità sono due crisi interconnesse: il riscaldamento globale e la sesta estinzione di massa sono problemi vicini ai rispettivi punti di non ritorno, ma per la Terra sono di fatto un'unica grande catastrofe causata dall'attività umana. Sono situazioni che stiamo trattando in modo separato, per un altrettanto umano bisogno di economia cognitiva e politica. Per questo motivo sono anche oggetto di due filiere diplomatiche diverse, che fanno entrambe capo all'Onu ma in due Cop d

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