inchiesta finanziata dai lettori

La sanatoria per i lavoratori immigrati funziona male e va cambiata

LaPresse
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  • In Italia, a partire dal 1986, le sanatorie si sono susseguite in maniera costante. Queste procedure sono diventate la normale modalità con cui migliaia di lavoratori impiegati in nero sperano di regolarizzare la loro posizione.
  • Da mesi le rivendicazioni della piazza riguardano i permessi di soggiorno e le problematiche legate alla sanatoria del governo giallorosso, che dopo un anno è mezzo ha regolarizzato solo il 30 per cento dei richiedenti.
  • La rete Ero Straniero, promossa dai Radicali italiani, sindacati e ong, ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre un meccanismo di regolarizzazione a regime per comprovata integrazione o per attesa occupazione.

La sanatoria delle ingiustizie: qui la prima e la seconda parte dell’inchiesta di Isabella De Silvestro.

«Al Viminale, ancora una volta, non ci ha accolti nessuno», racconta Siddique Nure Alam detto Bachu, uno dei portavoce della comunità bengalese di Roma e organizzatore del presidio che si è tenuto sabato 6 novembre in piazza dell’Esquilino, a due passi dalla sede del ministero dell’Interno. Tra i manifestanti molti gli esponenti della comunità indiana e bengalese impiegata nei campi di Latina. Le rivendicazioni della piazza riguardano ancora una volta i permessi di soggiorno e le problematiche

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