Economia

«No al caporalato»: i vigneti delle Langhe contro il lavoro nero

Per uno dei comparti vitivinicoli più famosi del mondo c’è un nemico ancora più subdolo del clima pazzo: lo sfruttamento dei lavoratori, spesso migranti. Firmata un’intesa con sindacati ed enti locali per i diritti degli stagionali  

Gli agronomi osservano con preoccupazione i venti gelidi che si abbattono sulle vigne delle Langhe in questi giorni. Per uno dei comparti vitivinicoli più famosi del mondo c’è però un nemico ancora più subdolo del clima pazzo, torrido d’estate e inspiegabilmente esposto al gelo in primavera: lo sfruttamento dei lavoratori. Questione antica che affonda le sue radici anche in una cultura contadina che non ha lesinato l’autosfruttamento per uscire dai tempi della “malora”: i padri e i nonni di chi

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