La rettrice dell’università per stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli, si è dimessa dal suo ruolo all’interno dell’ateneo umbro. A comunicarlo lei stessa, con una lettera, al ministro dell'università Gaetano Manfredi: «È una decisione che ho preso da poche ore, con profondo rammarico e personale sofferenza, dopo due anni di gestione sfidante, ma anche proficua dell'Istituzione, che sono stata onorata di aver servito come rettore, dopo aver prima servito come docente devota e dedicata per oltre quaranta anni», ha scritto Grego Bolli, indagata insieme ad altri colleghi e sospesa per otto mesi per il caso dell’esame farsa che ha consentito il rilascio dell’attestato di conoscenza della lingua italiana – livello B1, requisito indispensabile per l’ottenimento della cittadinanza – al calciatore uruguaiano Luis Suarez, all’epoca in procinto di firmare con la Juventus.

Le dimissioni di Grego Bolli erano già state annunciate, dalla rettrice stessa, lo scorso 7 dicembre. «Le mie dimissioni di oggi – ha spiegato infatti nella lettera – vengono anticipate rispetto a quanto a già comunicato il 7 dicembre, quando la informavo di voler attendere l'esito del ricorso al Tribunale del riesame, e dimettermi nel caso di conferma della sospensione dalla funzione di rettore. La ragione della mia scelta è dettata dalla constatazione della grave crisi nella quale è precipitato negli ultimi giorni l'Ateneo e dalla conseguente urgenza di porvi immediato rimedio, senza attendere quel mese di tempo (mi dicono i miei avvocati) necessario ad avere l'esito del mio ricorso. Un mese di attesa sarebbe un tempo troppo lungo, non compatibile con la necessità di un pronto soccorso per il mio Ateneo oggi».

Da quanto si apprende, tra l’altro, il ricorso al Tribunale del riesame contro la sospensione disposta dal gup non è ancora stato presentato dalla difesa della rettrice. Grego Bolli non lascia solo l’incarico di vertice, ma la stessa università: si è dimessa infatti dal ruolo di dipendente per raggiunti limiti contributivi dall'inizio di marzo dell'anno prossimo. «Ritengo doveroso anteporre, in un momento complesso e difficile, il bene dell'Ateneo, risorsa importante per il Paese, per il nostro territorio e la nostra città di Perugia, al mio legittimo diritto di difesa che continuerò ad esercitare più liberamente come privato cittadino, nella consapevolezza di avere sempre operato con onestà e correttezza», ha scritto infine l’ormai ex rettrice dell’università per stranieri di Perugia nella sua lettera di dimissioni. 

L’inchiesta sull’esame farsa di Suarez vede indagato anche il dirigente della Juventus, Fabio Paratici: nelle carte dell’indagine si legge anche di una sua telefonata con la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, sua amica di infanzia, per chiederle supporto per completare l’iter di ottenimento della cittadinanza italiana per l’attaccante.  

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