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Un giorno qualsiasi in un’enoteca di provincia

  • Le giornate in enoteca seguono uno schema simile, tra agenti troppo performanti e clienti spaventati. Il punto di vista di chi vive dietro al bancone, destreggiandosi tra teorici del vino idealizzato, produttori ansiosi, signore astemie, clienti spaventati e tinderisti, è molto diverso rispetto a quello del cliente.
  • C’è una differenza abissale tra chi discute di vino nei numerosi gruppi social – spesso violenti – e il cliente medio che entra in panico quando deve ordinare un calice.
  • Non importa quanto si è preparati e abili nello spiegare come si fa il vino se il cliente viene accompagnato da una persona informata; il suo sapere è più importante della tua formazione.

Interno pomeridiano in una enoteca di provincia. La luce filtra aggressiva dalla vetrina di ingresso, e nonostante la presenza del condizionatore d’aria sparato al massimo, le bottiglie soffrono, e così il resto del personale. Entrano due energiche signore; vogliono acquistare una bottiglia di vino per il pranzo di Ferragosto, perciò recupero le forze e le accompagno nella sala espositiva della bottega, illustrando quali vini possano impreziosire il menù snocciolato dalla più vivace delle due.

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